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Cos’è la cassa integrazione e come funziona (ai tempi del coronavirus)

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La cassa integrazione è uno dei più importanti ammortizzatori sociali in Italia previsti dall’INPS a tutela dei lavoratori. Come funziona? Scopriamolo.

Con l’arrivo del coronavirus COVID-19 in Italia, sempre più spesso si sente parlare di cassa integrazione, per arginare i danni che le imprese potrebbero subire a causa dell’epidemia. Questo ammortizzatore sociale, viene fornito dall’INPS per far fronte a emergenze temporanee legate al salario aziendale. Il suo obiettivo è quello di integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori in periodi di crisi.

Cassa integrazione e coronavirus: come funziona

Nel DPCM (Decreto del presidente del consiglio) del 1 marzo 2020, sono state chiarite le disposizioni per il sostegno delle imprese durante il periodo di emergenza epidemiologica di COVID-19. Sono previste misure che tutelano il supporto economico dei cittadini e delle azienda danneggiate epidemia dovuta alla diffusione del virus su tutto il territorio nazionale. Il Capo II Misure in materia di lavoro pubblico e privato spiega che:

• Cassa Integrazione Guadagni in deroga vengono disposte per le unità produttive che operano nelle zone protette, comprendendo anche i lavoratori domiciliati in tali comuni. Questa deroga è applicata anche ai datori di lavoro iscritti al FIS (Fondo di Integrazione Salariale) il tutto per un periodo massimo di 3 mesi.

• C’è possibilità di sospendere la Cassa Integrazione Guadagni Straordinari per le imprese che ne avevano fatto ricorso prima dell’emergenza sanitaria. Questa verrà sostituita con la Cassa Integrazione Ordinaria in un limite massimo di spesa di 0,9 milioni di euro nel 2020. Anche in questo caso il periodo è massimo di 3 mesi.

• La Cassa Integrazione Salariale in deroga è applicata ai datori di lavoro privati, compresi quelli del settore agricolo, con attività nelle zone protette e per i dipendenti lì domiciliati, che non possono attingere agli strumenti di sostegno del reddito, per il periodo di sospensione del rapporto di lavoro, in un periodo massimo di 3 mesi.

• Per i lavoratori che svolgono lavori a regime di collaborazione coordinata e continuativa, agenti di commercio, professionisti e lavoratori autonomi che svolgono la loro attività in zone protette la disposizione è di un’indennità di 500€ che va parametrata all’effettiva durata della sospensione dell’attività.

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Come funziona la cassa integrazione?

La cassa integrazione guadagni ordinaria, conosciuta anche come CIGO, è un servizio dell’INPS, che aiutale imprese, e i lavoratori, in momenti di difficoltà. Questo ammortizzatore sociale viene attivato per problemi non riconducibili al datore di lavoro o ai lavoratori stessi: crisi di mercato temporanee, chiusura momentanea dell’azienda per problemi sanitari…

Un caso molto attuale, ad esempio, è quello che sta vedendo, prima, molti residenti di Lombardia e Veneto, e poi quelli dell’intera penisola, alle prese con dei problemi lavorativi: il COVID-19 ha portato alla chiusura precauzionale di alcune aziende per evitare contagi, dunque alcune di queste potrebbero dover ricorrere alla cassa integrazione. La durata del servizio INPS è di 3 mesi che possono essere rinnovati, a cadenza trimestrale, per un massimo di 52 settimane.

Le categorie che possono beneficiare di questo servizio sono:

– Apprendisti assunti con apprendistato professionalizzante.
– Impiegati.
– Operai.
– Lavoratori titolari di un contratto di inserimento.
– Lavoratori titolari di un contratto di solidarietà.
– Soci delle società di cooperative di produzione e lavoro.
– Quadri.

Come si calcola e come si richiede la cassa integrazione?

La CIGO prevede anche che al dipendente venga versato un importo pari all’80% dello stipendio che avrebbe percepito lavorando. Il calcolo preciso di quanto verrà versato al dipendente, viene fatto basandosi sui limiti di orario, stabiliti dal contratto collettivo nazionale del lavoro, che in genere non superano le 40 ore.

La domanda per poter beneficiare della CIGO va esposta all’ufficio INPS dove ha sede l’azienda interessata e aspettare che venga, o meno, accettata dall’organo competente.

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ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2020 11:48

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